
Quello della sovralimentazione è un mondo sfaccettato, un mondo in cui soluzioni meccaniche che lavorano con un unico obiettivo: garantire maggiore potenza al motore. Quali sono le principali?
Sono tecniche affascinanti, ma allo stesso tempo molto complesse. Nell’approfondimento di oggi ripassiamo insieme cosa sono e come funzionano i turbocompressori e analizziamo le due principali alternative utilizzate nel settore auto.
Consumi ridotti e auto alimentazione con il turbocompressore
Efficienza e potenza sono due concetti chiave quando parliamo di turbocompressori. Il sistema, caratterizzato dall’iconica struttura a chiocciola, sfrutta infatti il gas di scarico, che viene centrifugato e genera una sovrapressione nel motore. È efficiente perché la turbina viene azionata da una fonte di energia residua, che proviene appunto dai gas fuoriusciti, ed è potente perché il sistema permette di introdurre nella camera di scoppio più carburante.
Compressore volumetrico: potenza immediata e limiti fisici
In questa soluzione, l’energia necessaria al compressore viene ricavata direttamente dall’albero motore attraverso un collegamento meccanico. L’albero motore gira, fa muovere la cinghia e forza così l’ingresso dell’aria. All’aumentare dei giri del motore si ricava così una maggiore pressione e, di conseguenza, una maggiore potenza. Nel compressore volumetrico la portata dell’aria dipende dalla velocità di rotazione del motore. Parliamo di una potenza lineare ed immediata, che però deve fare i conti con i limiti fisici e meccanici del sistema.
Compressore centrifugo: il mezzo turbo azionato come un volumetrico
Poco diffuso ma comunque significativo è infine il compressore centrifugo, il terzo principale sistema per la sovralimentazione del motore. Il funzionamento è piuttosto semplice: si aziona non tramite la turbina ma attraverso una cinghia collegata all’albero motore, proprio come un compressore volumetrico.
Non lavorando con i gas di scarico come il turbocompressore il vantaggio principale è l’assenza di turbo lag, ma anche la compattezza delle dimensioni e la possibilità di lavorare bene ad alti regimi. Manca sicuramente l’autoalimentazione che caratterizza i turbocompressori, di conseguenza la potenza massima è contenuta.
Considerando le caratteristiche e i vantaggi delle alternative proposte, possiamo dire che l’utilizzo di un sistema turbo moderno sia la soluzione migliore per dare al motore quella marcia in più tanto cercata dagli automobilisti. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a marchi leader nel settore che garantiscono elevati standard qualitativi e funzionali.
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